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n. 8 del 28 ottobre 2018
Tu passi per la strada Signore, cammini…
la folla ti segue,
forse per assistere a qualche tuo miracolo,
per vedere qualcosa di straordinario.
Un uomo cieco,
uno che non può vederti, sente parlare di te…
Ti chiama fiducioso, ti supplica di aiutarlo:
lui si fida di te, sa che tu puoi guarirlo,
perché lui è riuscito a vederti con il cuore.
Signore, facci vedere con gli occhi del cuore;
lo sguardo del cuore è uno sguardo d'amore,
che ci fa prendere coscienza della nostra cecità
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n. 7 del 21 ottobre 2018
Signore, Gesù seguire te non è una scelta d’elite ma uno stile di vita.
Lo stile del farsi dono all’altro,
nella consapevolezza di essere per l’altro il dono.
Insomma, a farsi dono molte volte vieni deriso,
testimoniare l’amore che ci abita (ed è per l’altro), ti perseguitano.
Ti allontanano come inopportuno.
Non è facile la tua strada Signore.
Ma l’ho frequentata, ci ho camminato,
l’ho trovata piena di gioia pura, piena di senso, mi scaldava e scalda il cuore.
Grazie Gesù.
Ti prego fammi sempre dono della tua parola,
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n. 6 del 14 ottobre 2018
Signore, aiutaci a capire quanti e quali sentimenti
abitano nel nostro cuore,
che fanno gioire e soffrire nello stesso tempo.
Signore, non cogliamo il tuo sguardo fisso
ma tanto amoroso su di noi,
che ci invita ad un cambiamento di vita radicale,
immediato e fiducioso nel domani.
Signore, non sentiamo la tua parola dolce e imperiosa
che penetra nell’animo, sconvolge come un urlo,
che ci induce a valutare per cosa valga la pena di vivere.
E noi? Noi in piena libertà di scelta,
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n. 5 del 7 ottobre 2018
Signore, nonostante sia uno dei regali più belli
che Tu abbia fatto a noi uomini,
il matrimonio fa molta paura oggi giorno!
Legarsi per la vita ad una persona diversa da noi stessi,
non solo fisicamente, ma che ragiona in maniera differente,
prova sensazioni diverse, non sempre ci capisce...
Oggi posso sopportarlo, ma domani chissà?
Per questo ci affidiamo a Te Signore,
perché noi siamo troppo piccoli di fronte a questa grande responsabilità
ma abbiamo la certezza che Tu ci sostieni,
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n. 4 del 30 settembre 2018
Ancora una volta , Signore ,
tu ci mandi ai nostri fratelli e sorelle,
e ci chiedi di accompagnarli
nel cammino di scoperta
della tua Parola e della tua amicizia.
Senza nessun merito,
confidando solo in Te,
e nella potenza del battesimo ricevuto,
ti diciamo il nostro "sì"
ma, Tu, Signore,
poni su di noi il tuo Spirito:
saremo testimoni intelligenti e gioiosi
del Tuo vangelo
Poni su di noi il tuo Spirito :
ci ricordi sempre che è a Te,
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n. 3 del 23 settembre 2018
“Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome accoglie me”
Signore, tu metti al centro il più inerme e disarmato,
il più indifeso e debole, ma il più amato: un bambino.
Cosa sa un bambino ?
Non sa di filosofia, né di leggi,
ma conosce come nessuno altro la fiducia, la tenerezza degli abbracci, l’emozione delle corse, il vento sul viso.
Ci indichi il bambino come tua immagine
per farci capire che dobbiamo arrenderci al cuore e al sorriso,
accettare di lasciare la nostra mano in quella dell’altro,
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n. 2 del 16 settembre 2018
"MA VOI CHI DITE CHE IO SIA?"
Signore Gesù io non ho, come Pietro,
una risposta così chiara e immediata
alla Tua domanda.
Spesso, nel mio cammino quotidiano,
mi chiedo chi sei per me
e riconosco che le risposte
sono orientate in base
allo stato d’animo del momento:
ci sono giorni in cui la mia fede è viva,
altri in cui è arida; situazioni
in cui sento la bellezza della Tua Parola,
altre in cui non riesco ad accettare il Tuo messaggio.
Tu mi chiedi di seguirTi
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n. 1 del 9 settembre 2018
Anche quest'anno è arrivato settembre.
L'estate con il suo ritmo più lento ci stà per lasciare .
Le attività riprendono e cambia il ritmo con cui facciamo le cose.
La parrocchia riapre i “battenti” e i gruppi ripartono.
Ma tu Signore?
Mai come in questo periodo ho sentito che Tu ci sei vicino ogni giorno
e cammini al nostro fianco, con il nostro ritmo.
L'Eucarestia e la Parola mi sono compagne nella mia strada di tutti i giorni.
Ma quando il mio fare diventa un po più lento, per il caldo o per le ferie,
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n. estate 5
Non sappiamo parlarti, Signore.
Parlarti come si parla
alla propria anima,
senza ingannarci,
senza ingannarti.
Parlarti come il fiore che s’apre,
come l’astro fisso nella tua luce,
i cieli assorti nel tuo splendore.
Non sappiamo che dirti
trascurate le preghiere,
o lanciarti il grido
dell’anima, della carne ferita.
Insegnaci le parole del silenzio.DONATA DONI
(Il pianto dei ciliegi, p.47.) -
n. estate 4
Aiutaci, Madre benedetta, ad ascoltare il Figlio tuo e ad ascoltare Te!
Aiutaci a credere che la fede cresce
molto più con silenzi pieni di adorazione e di obbedienza
che non con tante declamazioni che rischiano di trasformarsi in alibi.
Aiutaci, Madre benedetta, a saper fare come Te!
Aiutaci ad ascoltare ed accogliere nel nostro cuore
le parole di vita eterna, i misteri che salvano,
perché la nostra storia sia meglio fermentata da queste arcane verità
che Tu hai compreso e creduto così bene!