• n. 32 del 20 aprile 2025 - PASQUA

    PASQUA DI RISURREZIONE

  • n. 31 del 13 aprile 2025 - PALME

    E’ giorno di gioia. Il popolo di Gerusalemme accoglie Gesù  
    come il trionfatore dopo una campagna militare, ma il suo esercito  
    è costituito da un pugno di poveri uomini impauriti e insicuri,  
    il suo destriero scalpitante è un umile puledro inesperto. Il sorriso di Gesù  
    è velato dall’angoscia e dall’amarezza per gli accadimenti che seguiranno:  
    il giubilo si muterà in pianto, le promesse in tradimento, l’amicizia in abbandono  
    e solitudine, le grida inneggianti si trasformeranno nella concitazione dei Getsemani, 

  • n. 30 del 06 aprile 2025

    “Neppure io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”. 
    Quanto è diversa Signore, la tua giustizia da quella degli uomini.  
    Noi giudichiamo, condanniamo, sanzioniamo,  
    e molte volte questi atti  
    altro non sono che la maschera dei nostri peccati.  
    E allora leviamo le pietre contro altre donne e uomini. 
    La tua giustizia, Signore, si esprime in quelle parole di Gesù:  
    “Neppure io ti condanno”.  
    Perché deponendo la tentazione al mero giudizio di legge  
    si apre uno spazio nuovo, inesplorato,  

  • n. 29 del 30 marzo 2025

    I piedi conoscono le zolle, 
    con le sue spine e i suoi sassi, 
    intorno alla casa... Girano, 
    quei piedi, desiderosi, a correre 
    pronti, all'unisono col cuore, ansiosi 
    mentre gli occhi guardano scrutando 
    i sentieri, in cerca di volti del figlio. 
    Gli occhi bruciati, che le lacrime 
    tengono acuti, verso l'orizzonte. 
    E le braccia divennero ali, quando, 
    curvato e lento apparve un relitto. 
    Il cuore dolente ricostruì le rovine 
    abbracciando, danzando, banchettando, 

  • n. 28 del 23 marzo 2025

    Ancora un’altra Quaresima, ancora un’occasione, ancora un dono della tua misericordia  per farci tornare a te e imparare, 
    sempre e di nuovo, ad orientare  i nostri passi sulla via del Vangelo. 
    N° XXVIII Quanta pazienza hai, Signore, e quanta fatica: 
    sei tu che zappi la terra del nostro cuore per deporre il seme della tua Parola; 
    sei tu che lo concimi e lo bagni  con l’acqua del tuo Spirito, perché, come già al nostro Battesimo,  
    quell’acqua zampillante ci purifichi dal peccato e ci inondi della tua grazia. 

  • n. 27 del 16 marzo 2025

    Signore, guidami sul monte, 
    dove io possa finalmente vedere 
    la luce del tuo volto 
    che si irradia nel buio della mia notte. 
    Tutto, intorno a me, vacilla. 
    N° XXVII 
    Non capisco più le regole di questo mondo. 
    Solo la tua luce può offrire sollievo 
    e dare linfa alla speranza ormai rinsecchita nel mio cuore. 
    Si avvicinano i giorni dolorosi della Passione, 
    eppure il tuo volto rifulge 
    d'amore per la mia povera, fragile umanità. 
    Fammi strumento di questo amore, 

  • n. 26 del 09 marzo 2025

    A volte il mio cammino è una pista arida, una faticosa attraversata 
    fatta di sete, di solitudine, di angoscia di notti interminabili. 
    Ti chiamo e Tu vieni in mio aiuto, mi conforti con la Tua Parola:  
    “CREDI NELL’AMORE”. 
    Non è un’ingiunzione, ma una promessa, 
    una promessa di più gioia, un sogno di più vita, 
    l’annuncio di una novità straordinariamente promettente: 
    è possibile vivere meglio, vivere una vita buona, 
    bella, beata come la Tua. 
    Per realizzarla devo conoscere la bellezza e la grandezza  

  • n. 25 del 02 marzo 2025

    Dio creò l'uomo a sua immagine 
    e vide che era cosa buona. 
    Creatura destinata a vivere 
    in stretto rapporto di amicizia 
    col creatore e col creato, 
    continuando nell'atto creativo, 
    donando abbondanti frutti di bene.
    Ma il cuore dell'uomo 
    venne insediato dal peccato di superbia-invidia-gelosia 
    che portarono l'umanità a rapporti di inimicizia, 
    dove l'altro è oggetto di giudizio anziché di compassione.
    GESU', tu che sei venuto fra noi 
    insegnandoci il comandamento dell'Amore, 

  • n. 24 del 23 febbraio 2025

    Gesù,
    Tu che dicevi ai tuoi discepoli di amare i loro nemici,
    di fare del bene a quelli che li odiavano,
    di benedire coloro che li maledicevano,
    di pregare per coloro che li trattavano male,
    aiuta i nostri ragazzi a sperimentare queste tue parole,
    a compiere gesti concreti di carità e misericordia 
    verso i loro amici, parenti o compagni di scuola,
    ad amare il prossimo come Dio ama noi,
    di amare a senso unico, senza condizioni e riserve.
    Da questa domenica inizia per loro 
    la celebrazione della Tappa del Padre Nostro,

  • n. 23 del 16 febbraio 2025

    "Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio."
    Beati voi
    che siete vittime delle ingiustizie del mondo
    che siete costretti ad abbandonare la vostra terra
    che siete accusati di essere Il Problema della società,
    che subite le conseguenze dei vizi di altri,
    che insegnate a donare più che ad avere,
    ad accogliere e benedire l'ospite in ogni momento,
    a farsi prossimo al sofferente,
    a pregare invece di lamentarsi,
    a confidare in Dio piuttosto che disperare,
    a non reagire con violenza ma con Fede.
    Anna

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