• n. 38 del 1 Giugno 2025

    È solo attraverso Te Gesù 
    che l'amore del Padre ha potuto raggiungerci,
    con Te lo abbiamo conosciuto.
    È questo che hanno sentito i discepoli, un cuore riempito, 
    traboccante dell'amore di Dio che li lascia nella gioia!
    È anche la nostra gioia perché ci sentiamo amati, 
    abitati da questa comunione d'amore.
    Il Tuo elevarsi in alto 
    è un abbraccio ancora più grande per contenere tutti,
    è uno sguardo che raggiunge ogni creatura 
    e tutta la creazione.
    Non possiamo che gioire, 

  • n. 37 del 25 maggio 2025

    Grazie Signore per il cammino percorso: 
    non è stato sempre facile  
    ma tutti insieme e con il Tuo aiuto 
    abbiamo realizzato tanti progetti personali, 
    di gruppo e di comunità. 
    Grazie Signore per esserti fatto conoscere come amico di tutti, 
    perché sei buono e ti ricordi sempre delle tue pecorelle 
    anche quelle che a volte si perdono. 
    Grazie Signore perché abbiamo scoperto 
    la Tua Parola dentro la nostra vita. 
    Ascoltarti insieme ci ha reso fratelli e sorelle 
    che sanno ascoltarsi senza giudizio, 

  • n. 36 del 18 maggio 2025

    Signore ci chiedi di amare,  
    ma i sentimenti possono nascere da un comando?  
    In noi che, nel nostro essere umani,  
    facciamo meno fatica ad odiare che a voler bene … 
    difficile perdonare, non giudicare,  
    non voler prevaricare gli altri con le proprie idee  
    e quante altre azioni vigliacche e misere per il potere e il denaro? …  
    è questo che dovremmo abbandonare per te?  
    Tu ci ami sempre in ogni momento della nostra vita  
    sia che facciamo cose giuste ma anche quando commettiamo errori.  

  • n. 35 del 11 maggio 2025

    Signore,  
    ti affido questo gruppo  
    che è arrivato alla tappa del percorso eucaristico.  
    Fa’ sì che questi bimbi e queste bimbe  
    possano, attraverso il corpo e il sangue di Gesù Cristo,  
    essere portatori di pace nel mondo e della sua parola.
    Jacopo, catechista gruppo eucaristico

  • n. 34 del 4 maggio 2025

    "...mi ami?"

  • n. 33 del 27 aprile 2025

    La tua vita, Gesù, è l’esempio che apre porte di Speranza,  
    misericordia e accoglienza  
    soprattutto difronte al nostro sconforto,  
    al giudizio e alla solitudine.  
    Eppure a volte è così facile cadere nella sfiducia  
    mettendo troppo spesso la parola “fine”  
    di fronte a situazioni che non riusciamo ad accettare. 
    Ancora una volta, nonostante le nostre porte chiuse,  
    tu ti fai presente e vicino,  
    ci porti un saluto che dona pace, la Tua pace,  
    ci inviti a credere che c’è sempre e per tutti  

  • n. 32 del 20 aprile 2025 - PASQUA

    PASQUA DI RISURREZIONE

  • n. 31 del 13 aprile 2025 - PALME

    E’ giorno di gioia. Il popolo di Gerusalemme accoglie Gesù  
    come il trionfatore dopo una campagna militare, ma il suo esercito  
    è costituito da un pugno di poveri uomini impauriti e insicuri,  
    il suo destriero scalpitante è un umile puledro inesperto. Il sorriso di Gesù  
    è velato dall’angoscia e dall’amarezza per gli accadimenti che seguiranno:  
    il giubilo si muterà in pianto, le promesse in tradimento, l’amicizia in abbandono  
    e solitudine, le grida inneggianti si trasformeranno nella concitazione dei Getsemani, 

  • n. 30 del 06 aprile 2025

    “Neppure io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”. 
    Quanto è diversa Signore, la tua giustizia da quella degli uomini.  
    Noi giudichiamo, condanniamo, sanzioniamo,  
    e molte volte questi atti  
    altro non sono che la maschera dei nostri peccati.  
    E allora leviamo le pietre contro altre donne e uomini. 
    La tua giustizia, Signore, si esprime in quelle parole di Gesù:  
    “Neppure io ti condanno”.  
    Perché deponendo la tentazione al mero giudizio di legge  
    si apre uno spazio nuovo, inesplorato,  

  • n. 29 del 30 marzo 2025

    I piedi conoscono le zolle, 
    con le sue spine e i suoi sassi, 
    intorno alla casa... Girano, 
    quei piedi, desiderosi, a correre 
    pronti, all'unisono col cuore, ansiosi 
    mentre gli occhi guardano scrutando 
    i sentieri, in cerca di volti del figlio. 
    Gli occhi bruciati, che le lacrime 
    tengono acuti, verso l'orizzonte. 
    E le braccia divennero ali, quando, 
    curvato e lento apparve un relitto. 
    Il cuore dolente ricostruì le rovine 
    abbracciando, danzando, banchettando, 

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