• n. estate 5

    Non sappiamo parlarti, Signore.
    Parlarti come si parla
    alla propria anima,
    senza ingannarci,
    senza ingannarti.
    Parlarti come il fiore che s’apre,
    come l’astro fisso nella tua luce,
    i cieli assorti nel tuo splendore.
    Non sappiamo che dirti
    trascurate le preghiere,
    o lanciarti il grido
    dell’anima, della carne ferita.
    Insegnaci le parole del silenzio.

    DONATA DONI
    (Il pianto dei ciliegi, p.47.)

  • n. estate 4

    Aiutaci, Madre benedetta, ad ascoltare il Figlio tuo e ad ascoltare Te!

    Aiutaci a credere che la fede cresce

    molto più con silenzi pieni di adorazione e di obbedienza

    che non con tante declamazioni che rischiano di trasformarsi in alibi.

    Aiutaci, Madre benedetta, a saper fare come Te!

    Aiutaci ad ascoltare ed accogliere nel nostro cuore

    le parole di vita eterna, i misteri che salvano,

    perché la nostra storia sia meglio fermentata da queste arcane verità

    che Tu hai compreso e creduto così bene!

  • n. estate 3

    Date bellezza agli uomini che gridano
    il pane e l’odio, costruite bellezza
    per gli uomini affamati e d’occhi rossi
    conturbati in disperazione. Irosi
    chiedono il pane poiché non lo sanno
    di morire per fame di bellezza.
    Il pane è della membra; il cibo uguale
    agli uomini e alle bestie sazia i ventri
    dentro annodati d’ombra. Ma chi placa
    l’angoscia d’essere, il pinto del cuore,
    e del passato e futuro ci cresce?

  • n. estate 2

    Signore,
    donaci di ascoltare con amore la tua Parola,
    come la sposa desidera la voce dello sposo.
    Fa che il nostro ascolto sia attesa di te,
    un atto di amore.
    Riempi il nostro cuore
    del mistero che il Padre ti ha consegnato
    e che tu ci hai confidato,
    facendoci così tuoi amici.
    Donaci, Signore,
    la passione di annunziare ai fratelli
    l’unica Parola che salva
    quell’ amore che ti ha fatto uscire dal Padre
    e venire nel mondo,
    fatto servo di tutti
    per essere veramente tuoi discepoli.

  • n. estate 1

    Se fosse tuo figlio
    29 giugno 2018
    Dedicata ai 100 morti in mare, morti affogati in attesa di una nave che li salvasse

     

    Se fosse tuo figlio riempiresti il mare
    di navi di qualsiasi bandiera.

    Vorresti che tutte insieme a milioni
    facessero da ponte per farlo passare.

    Premuroso, non lo lasceresti mai da solo
    faresti ombra per non far bruciare i suoi occhi,
    lo copriresti per non farlo bagnare dagli schizzi d’acqua salata.

  • n. 42 del 24 giugno 2018

    Padre Creatore
    nel tuo amore hai creato l’universo
    e con sapienza l’hai arricchito di meraviglie.
    Ultima fra le tue creature hai formato Adam
    unica materia, unica origine,
    unico spirito di vita, unica comunione di diversità.
    Sei Creatore e Padre di tutta l’umanità,
    di ogni essere umano, di ogni vivente
    fatto a tua immagine e somiglianza.
    Sei Creatore di unicità e originalità,
    sei Padre di tutti, buoni e cattivi, poveri e miseri,
    di sani e malati, di credenti e non,

  • n. 41 del 17 giugno 2018

    Vorrei, o Signore, che la tua Chiesa fosse come il cedro
    piantato dalla tua mano sopra un monte;
    vorrei che vivesse della tua stessa vita,
    che allargasse i suoi rami
    ad accogliere chiunque cerchi riparo.
    Vorrei che, al di là di ogni nostro attivismo e impazienza,
    questa sua vita, che Tu hai seminato, crescesse,
    di notte e di giorno,
    per la partecipazione alla tua stessa vita.
    Vorrei che la linfa che la vivifica
    fosse quella fede che si radica nella storia
    ma già è rivolta alla visione.
    Vorrei, o Signore,

  • n. 40 del 10 giugno 2018

    Signore donaci il tuo Spirito. 
    Soffia il tuo alito di vita
    e le nostre narici respirino del tuo stesso respiro.
    Nuovi pensieri nella nostra mente,
    nuove parole sulle nostre labbra.
    Mani aperte, cuori amanti, visi sorridenti.
    E se ci prenderanno per ingenui o sciocchi
    o peggio ancora per pazzi, che importa...
    Meraviglioso è impazzire d'amore!
    Sì Signore, come hai fatto tu
    che hai chiamato fratello il malato e il povero,
    che hai chiamato sorella la prostituta e la straniera.

  • n. 39 del 3 giugno 2018

    Tutti hanno bisogno di te, Cristo Gesù
    anche quelli che non lo sanno,
    e quelli che non lo sanno assai più di quelli che lo sanno.
    L’affamato si immagina di cercare il pane e ha fame di te;
    l’assetato crede di voler l’acqua e ha sete di te;
    il malato s’illude di agognare la salute e il suo male è l’assenza di te.
    Chi cerca la bellezza del mondo, cerca, senza accorgersene,
    te che sei la bellezza intera e perfetta;
    chi persegue nei pensieri la verità, desidera, senza volere,
    te che sei l’unica verità degna di essere saputa;

  • n. 38 del 27 maggio 2018

    Signore Gesù, è con profondo ringraziamento che oggi,
    celebrando la santissima Trinità,
    ci rivolgiamo a te per tutto ciò che ci hai donato,
    per tutti i fratelli e le sorelle che ci hai fatto incontrare,
    nella speranza che, guidati dallo Spirito Santo,
    siamo riusciti a proclamare la tua parola, tenendo vicino a te
    tutti coloro che hanno ricevuto il battesimo nel tuo nome.
    Il dono dello Spirito costituisca per  tutti noi,
    desiderio di evangelizzazione, proprio come hai comandato ai discepoli.

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