Schede primarie

n. 34 del 28 aprile 2019

O Risorto,

oggi, mi inviti come hai fatto con l’incredulo Tommaso,

a contemplare le ferite delle tue mani e del tuo costato.

Le tue, sono mani che ricordo:

guariscono accarezzando il lebbroso;

accarezzano i bambini,

lavano i piedi ai discepoli, e …

Le Tue, sono mani capaci solo di azioni e proposte

per un mondo nuovo, dove vinto l’egoismo

domina il servizio, l’essere dono d’amore.

Il sangue sul Tuo costato è vita, la Tua vita,

donata per tutti e totalmente solo per amore.  

L’acqua è la vita nuova, quella nello Spirito che ci hai donato,

e instancabile continui a “soffiarci” dentro. 

Sì, accostandomi al Pane Eucaristico, che oggi Tu sei,

contemplerò e toccherò ancora le Tue ferite,

il Tuo corpo, che continui a donare,

alimento vitale per la mia vita.

O Risorto, stammi sempre innanzi, donami la Tua luce,

aiutami a riconoscerti come “mio Signore e mio Dio”.

Solo così uscendo di chiesa, portandoti nel cuore,

saprò con il tuo aiuto stare nel mondo

e da misero discepolo continuare la tua opera,

mostrando le tue mani con le mie mani.                               Rino

 

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