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n. 36 de 12 maggio 2019
Signore, oggi i nostri figli
ti incontreranno per la prima volta
nel pane e nel vino.
In questi anni ti hanno conosciuto piano piano,
hanno imparato chi sei,
disegnando, chiacchierando e condividendo pensieri,
e hanno scoperto quanto li ami.
Noi genitori li accompagniamo e sosteniamo giorno dopo giorno.
Aiutaci a non dimenticare l’emozione forte
che ci pervade nel giorno della loro prima comunione.
Sostienici nella tua immensa misericordia,
ricordandoci che comunione significa “spezzare il pane insieme”
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n. 35 del 5 maggio 2019
Signore,
quasi tre anni fa
abbiamo incominciato il percorso
che oggi porta questi bimbi ad incontrarti per la prima volta
nel pane che hai spezzato per noi.
Eravamo impreparate, indecise.
Soprattutto ci sentivamo inadeguate,
eppure tu, ci hai guidato e domenica dopo domenica,
le tue parole sono entrate nei loro cuori.
Aiutali a mantenerli puri e aperti
alle meraviglie che tu sei capace di fare.
Preservali dal male, fortificali nella fede
e il tuo pane sia per loro nutrimento e sostegno.
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n. 34 del 28 aprile 2019
O Risorto,
oggi, mi inviti come hai fatto con l’incredulo Tommaso,
a contemplare le ferite delle tue mani e del tuo costato.
Le tue, sono mani che ricordo:
guariscono accarezzando il lebbroso;
accarezzano i bambini,
lavano i piedi ai discepoli, e …
Le Tue, sono mani capaci solo di azioni e proposte
per un mondo nuovo, dove vinto l’egoismo
domina il servizio, l’essere dono d’amore.
Il sangue sul Tuo costato è vita, la Tua vita,
donata per tutti e totalmente solo per amore.
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n. 33 del 21 aprile 2019
Ecco, il giorno tanto atteso è giunto,
il nostro cammino, finalmente,
ha raggiunto la méta.
Ti abbiamo seguito Signore per strade polverose,
Ti abbiamo pianto sotto la Croce insanguinata,
ci siamo disperati davanti al gelo del sepolcro,
siamo tornati, con il cuore spezzato,
alle nostre case,
senza speranza ne’ futuro...
Ma oggi un grido di gioia spazza le tenebre,
oggi tutta la terra esulta,
la morte é finalmente sconfitta:
Cristo è Risorto!
Cristo è veramente Risorto|
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n. 32 del 14 aprile 2019
Signore Gesù,
oggi entri in Gerusalemme e la gente ti acclama.
Fra qualche giorno però la stessa gente ti condannerà,
si farà beffe di te e si dividerà le tue vesti.
Ma Tu, per la nostra salvezza,
ti sei umiliato sulla croce facendoti obbediente fino alla morte,
salvandoci non con la ricchezza ma con la povertà.
Con la Tua morte in croce
hai aperto la strada ad un’umanità
che rifiuta l’intolleranza, la disumanità,
che sa assumere la cura dei più piccoli,
dei deboli, dei poveri e degli emarginati.
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n. 31 del 7 aprile 2019
E’ calato il silenzio. Sei rimasto solo tu e la donna.
Ti alzi in piedi per esserle più vicino, occhi negli occhi e le parli.
La chiami donna, il nome che hai usato per tua Madre.
Ti immergi nell’unicità di quella donna, nell’intimo di quell’anima.
“Nessuno ti ha condannata? Neanch’ io ti condanno.”
Non scrivi più per terra, ma nel cuore di quella donna,
la parola che scrivi è: futuro.
Consegni quella donna al suo futuro,
alle persone che amerà, ai sogni che farà.
Il tuo perdono è creativo:
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n. 30 del 31 marzo 2019
Padre mio, lo sai che non sarò mai capace di amare come te.
Giudico il figlio minore per averti abbandonato,
ma riconosco che anch'io a volte mi dimentico di te,
quando penso di far da sola.
Non mi piace il giudizio del figlio maggiore,
troppo rigido e invidioso del tuo amore,
ma mi riconosco in lui quando voglio la mia giustizia e non la tua.
Eppure tu ci ami tutti quanti, senza meriti.
Ci aspetti sempre, incurante di quello che combiniamo,
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n. 29 del 24 marzo 2019
Dal giorno della creazione, a ogni primavera,
a te Signore la natura scioglie il suo canto.
Fiori e nuove foglie rinascono sugli alberi
e la luce del sole riscalda e illumina
sempre più a lungo le giornate.
Ma i nostri occhi sanno cogliere tanta bellezza,
i nostri cuori riscaldarsi
e le nostre menti aprirsi
a questo continuo rinnovamento?
Ciò che tu hai creato,
l’avidità dell’uomo sta distruggendo.
Ti preghiamo Signore, apri i nostri occhi,
scalda i cuori, illumina le menti,
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n. 28 del 17 marzo 2019
“Questo è il figlio mio, l’eletto, ascoltatelo.” Ma… ho capito bene?
Signore, le nostre giornate sono piene di voci che ci ammaliano,
ci assalgono, ci seducono, ci ingannano
e talvolta ne siamo anche consapevoli.
E’ quasi impossibile ascoltarti facendo un po’ di silenzio, con calma
… siamo stanchi, appesantiti dal sonno,
anestetizzati nel riconoscere le tracce del Tuo amore nelle nostre vite.
Stiamo forse cercando una luce che squarci l’oscurità portata dai problemi,
dalle ombre delle divisioni, dalle sconfitte