"Chi ha 2 tuniche ne dia a chi non ne ha."
Quante cose abbiamo in più, oltre le nostre necessità,
e fatichiamo ugualmente a condividerle.
Quanto benessere, quanta opulenza, quanta indifferenza verso l'Altro,
volto di Dio, che ci tende la mano per uscire dalla miseria,
dalla disperazione, dalla guerra, dal mare fisico e metaforico.
Giovanni ci sprona alla conversione
per prepararci alla venuta del Salvatore,
ma non ci chiede cose irraggiungibili,
ci chiede semplicemente di essere "giusti",
di essere persone oneste e semplici, che gioiscono di ciò che hanno
e condividono la propria gioia concretamente con i fratelli.
Quanto la nostra società, e anche noi cristiani,
siamo diventati indifferenti alle parole di Giovanni:
lasciamo soli al loro destino i deboli, i diversi, gli anziani,
gli ammalati e i rifugiati, chiudendoci dietro ai muri
della comodità e delle promesse di false sicurezze.
Ma Gesù verrà, presto, "per raccogliere il frumento nel suo granaio
e bruciare la paglia con un fuoco inestinguibile". Davide e Patrizia
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