È stato un racconto semplice, come tra amici, quello che Don Giorgio Scatto e Cristina Santinon, della comunità di Marango, hanno voluto condividere con noi mercoledì 15 maggio, nella sala teatro della nostra parrocchia. Foto, cartine e anche qualche numero, per spiegare la situazione dei cristiani in Iraq, precisamente nel villaggio di Qaraqos, nella piana di Ninive, che sta vivendo ora una ricostruzione dopo lo sfollamento e i bombardamenti per la liberazione dall’Isis. Don Giorgio e Cristina sono tornati lo scorso 10 aprile, per lui è il sesto viaggio in questo paese, dopo che nel 2003, alcuni monaci iracheni sono venuti a trovarli a Marango. È iniziato così un rapporto di sostegno umanitario ed economico, che oggi è sostenuto anche dal nostro Patriarca Francesco. Ciò che più ha impressionato sono state sicuramente le immagini di case, chiese, strade, interi quartieri distrutti, il prima e il dopo, in una situazione che è ancora fragile, ma nella quale si sta cercando di rivivere la quotidianità, attraverso le ricostruzioni delle case e la ripresa delle attività. Però quello che comunque è risuonato accanto a questo, è l’entusiasmo di Don Giorgio e Cristina, quando ci hanno raccontato dell’ospitalità che gli abitanti hanno loro riservato. “Ho incontrato tante persone che per strada mi hanno riconosciuto, dopo che li avevo incontrati negli anni precedenti nei campi profughi. Erano felici di rivedere chi-in quel periodo così difficile- non li aveva abbandonati. E tante persone ci hanno invitato a pranzo e a cena. Per loro l’ospite è sacro. Ce lo testimoniarono anche quando erano nei campi profughi: “Non ci sentiamo abbandonati da Dio-ci dicevano-perché ci siete voi”. L’altro che viene ospite in casa tua, è la visita di Dio”. Il pensiero, ha aggiunto Don Giorgio, va alle nostre comunità: “Ci piacerebbe che queste loro testimonianze mettessero in discussione il nostro individualismo”. Una riflessione da portare a casa. Potrete trovare qui sotto, il racconto più completo nell'’articolo di Gente Veneta.
0 Comments