PRESENTAZIONE
Ed eccoci alla quarta domenica di Quaresima. Certamente si fa sentire il senso di
isolamento. Scopriamo proprio per questo la bellezza della domenica, come momento in
cui il Signore ci convoca, ci raduna, ci raccoglie. Lo possiamo e lo dobbiamo vivere stando
a casa, radunandoci in comunione con tutti i credenti che oggi sono convocati dalla stessa
Parola. Questo vuole essere un momento di “raccoglimento”, di sosta, di ascolto e di
meditazione. Per questo è necessario creare un clima di silenzio, fermarsi. Fermare la
mente, chiudere le connessioni, spegnere la musica, staccare il telefono.
Sono tutte azioni preziose, che normalmente ci riescono difficili. Sembra surreale questa
città silenziosa, come un deserto. La città tace, ma i mezzi tecnologici creano una nuova
assordante cacofonia! Il silenzio dobbiamo crearlo dentro di noi, e non è facile. Se ci
fermiamo si amplificano le emozioni, sorgono le domande, sentiamo di più la paura di
essere soli. Eppure, ogni volta che ci raccogliamo attorno alla Parola non siamo soli. Il
nostro è un silenzio pieno di ascolto.
Proviamo a chiudere gli occhi, come se fossimo ciechi. Perché oggi ci guiderà un uomo
cieco fin dalla nascita, che non ci vede. Anche noi in realtà non vediamo molto al di là di
“un palmo dal naso”. Non vediamo come andrà a finire questo tempo di prova, non
sappiamo come ne usciremo, se più forti di prima o feriti e smarriti; non sappiamo come
fare a stare vicini alle persone che amiamo; non sappiamo come tenere viva la fede senza
una comunità che ci raccoglie. Ma possiamo ascoltare, come il cieco del Vangelo. Un altro
cieco, nel Vangelo di Marco, Bartimeo, “sentendo” che passava Gesù si mise ad invocare:
“Figlio di Davide abbi pietà di me” (Mc 10,48). Se prestiamo ascolto alla Parola, il Signore
“passa” in mezzo a noi”, e la sua grazia ci tocca, ci può guarire dalle paure.
Viviamo in un tempo di connessione ossessiva, con troppe parole, dove manca il silenzio.
Prima di celebrare questo momento di raccoglimento proviamo a fare almeno un minuto
di silenzio insieme, ad occhi chiusi, in raccoglimento.
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