“Nessuno ti ha condannata? Neanch’ io lo faccio.”
Signore, tu non condanni e neppure assolvi:
liberi il nostro futuro, cambi non il nostro passato, ma l’avvenire.
Tu sorprendi ancora una volta il nostro cuore fariseo:
non ci chiedi di confessare il nostro peccato,
non ci chiedi di espiarlo,
non ci chiedi neppure se siamo pentiti.
Vedi la nostra vita a rischio
e tanto basta a Te che sei venuto per salvare.
Il Tuo perdono è un atto creativo:
apre sentieri, ci rimette sulla strada giusta.
Non è un colpo di spugna sui nostri errori del passato,
è molto di più,
è un colpo d’ala verso il domani,
un colpo di vento nelle vele della nostra barca.
Per Te il bene possibile domani conta più del male di ieri.
C.
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