Schede primarie

n. 27 del 14 marzo 2021

Signore, il tuo nome non è amore, è tanto amore. 
Tu sei già qui, sei nel mondo, qui, adesso, con molto amore. 
Hai mandato il tuo Figlio non per giudicare, ma per salvare, 
per salvare noi, perché chi crede abbia la vita, 
per conservare ogni pensiero buono, ogni generosa fatica, 
ogni dolorosa pazienza, ogni gesto di cura per quanto piccolo e nascosto. 
Non solo l’uomo è da Te amato, ma è il mondo che è amato, 
la terra è amata, gli animali, le piante, la creazione intera. 
Se tu ami il mondo e la sua fragile bellezza, 
allora anche noi ameremo il creato come noi stessi, 
lo ameremo come il nostro prossimo. 
Tu hai pronunciato il tuo “sì” al mondo prima che il mondo dica “sì” a Te. 
Il tuo Figlio per salvarci ha perduto sé stesso: follia della croce. 
Per amarci ha perduto sé stesso: follia dell’amore. 
Siamo cristiani non perché Ti amiamo, ma perché crediamo che Tu ci ami. 
È una verità bellissima che vogliamo ricordare ad ogni risveglio, 
ad ogni difficoltà, ogni volta che siamo sfiduciati e si fa buio.

C.

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