Molto strano questo Re: lava e bacia i piedi degli amici
non ha un esercito, ha le mani forate,
in testa una corona di spine e per trono ha la croce.
Un perdente, un fallito, deriso, nudo, uno sconfitto.
Ma che razza di Re è uno così?
Riconosco Te come mio unico re? A chi appartiene il mio cuore?
Tu conosci le mie fragilità: sono affascinato più dai mille volti del potere
(personale, politico, religioso…) a caccia di vittorie, di potenza, di ricchezza, …
ma alla fine mi rendono un essere non pensante, curvo su me stesso, schiavo.
Ma Tu non mi spezzi, e spezzi Te stesso, non versi il mio sangue, ma versi il Tuo,
non mi chiedi sacrifici, ma Ti fai dono per me e per tutti.
Tu mi giudichi amandomi con tenerezza, compassione e misericordia e
amandomi fino alla morte, perché l’Amore non si ferma mai prima.
Tu, ci fai vedere che l’amore di Dio non si impone ma si testimonia.
Possa essere questa mia preghiera, una professione di fede, di uno che crede
che Tu Signore, veramente possa regnare nel mio cuore, così da testimoniarTi
con gioia in questo mondo tribolato, in questa storia di sofferenze che finirà
certo bene nelle braccia di Dio, l’Onnipotente. Amen.
G&R
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