Assemblea pubblica di giovedì 7 marzo 2019
Sono stati molti i cittadini di Campalto e Villaggio Laguna che hanno riempito l’aula magna dell’Istituto Gramsci per l’assemblea pubblica di presentazione di AniMARE CAMPALTO, il percorso di animazione sociale e riflessione sulla realtà dei nostri paesi cominciato nello scorso autunno.
Nel corso della serata è stata restituita al pubblico presente la lettura di Campalto e Villaggio emersa durante le interviste di gruppo e quelle singole che si sono succedute nei mesi di ottobre e novembre, grazie alla disponibilità delle associazioni culturali e sociali, delle realtà imprenditoriali e commerciali, di un prezioso gruppo di giovani.
Questo prima parte del percorso è servita per mettere a punto i punti di forza del territorio, i punti di criticità, le possibili azioni da intraprendere per cambiare in meglio la qualità della vita del luogo che abitiamo.
Nell’opinione comune Campalto e Villaggio Laguna vengono riconosciute per il valore ambientale della gronda lagunare, per la sua collocazione geografica vicino a importanti nodi della nostra città, per una buona qualità di vita. I nodi problematici riguardano principalmente alcune situazioni di degrado, il collegamento con il centro di Mestre e le strutture di servizio come l’ospedale, la necessità di comunicare quanto viene organizzato nel nostro paese.
Alcune di queste azioni sono di competenza delle amministrazioni e dei gestori dei servizi pubblici, ma altre possono essere assunte direttamente dai cittadini: si tratta di impegni semplici, ma in grado di dimostrare una testimonianza di cittadinanza attiva.
Ma la parte più significativa della serata è stata al termine dell’incontro, quando è stato chiesto a tutti i presenti di esprimere le proprie priorità tra le azioni individuate, con un vero e proprio voto. Ci è parsa importante questo atto, perché oggi il voto viene considerato prevalentemente una delega sempre più svilita e stanza, mentre esso è prima di tutto assunzione di responsabilità.
Nelle prossime settimane daremo conto dei risultati della votazione, e costruiremo le forme per provare a realizzare quanto indicato dall’assemblea. Soprattutto cercheremo il coinvolgimento di tutti coloro che hanno dato la loto disponibilità.
E’ stata, quella di giovedì sera, un’esperienza originale di democrazia partecipativa che rinnova il significato e il senso della politica, come la intuirono con una sintesi fulminante i ragazzi di don Milani nella lettera ad una professoressa: bisogna riconoscere che il mio problema è uguale al tuo; sortirne da soli è egoismo, sortirne insieme è politica.
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