Mt 22,1-14 

Padre Jean Paul Hernandez commenta il Vangelo di Matteo

della XXVIII domenica del tempo ordinario

Gesù, tu ci chiami molte volte,
noi veniamo alla tua festa ma questo non basta.
Per sentire veramente la tua voce
e partecipare al tuo banchetto
abbiamo bisogno di ascoltare con orecchie nuove
e indossare un nuovo abito.
Dobbiamo scegliere di essere diversi, di cambiare,
non solo il giorno della festa
ma tutti i giorni perché è nel cambiamento
nelle piccole cose
che nasce la festa più grande e gioiosa.
Alessandra

Mt 21,33-43

Padre Jean Paul Hernandez commenta il Vangelo di Matteo

della XXVII domenica del tempo ordinario

La tua pedagogia Signore, 
è fatta di luci d'amore per l'uomo.
Non è una pedagogia nera, 
fatta di punizioni, castighi e sopraffazioni, 
infatti eccoti provvido 
a soccorrerci nella tentazione di fare il male. 
Tu che intendi da lontano i nostri pensieri, 
ci afferri con la tua destra e ci ricordi che è scritto che 
“la pietra scartata dai costruttori è diventata pietra d'angolo" 
e sorregge tutta la casa per sempre. 
Gesù ci disse anche che è una casa con tanti posti.
Grazie Signore che ci mostri la speranza.

Mt 21,28-32 

Padre Jean Paul Hernandez commenta il Vangelo di Matteo

della XXVI domenica del tempo ordinario

Cos’è più importante per me?
Ascoltare ogni domenica la Parola e poi, una volta uscito dalla Chiesa, 
dimenticarmi subito dell’insegnamento ricevuto 
e non metterlo in pratica nella vita di tutti i giorni.
Oppure avere sempre davanti agli occhi il SUO insegnamento 
ed applicare l’amore, la misericordia, 
il rispetto verso tutti quelli che incontro: 
le persone, gli animali, l’ambiente.
Credo non sia difficile rispondere. 
Difficile è invece lottare contro l’egoismo umano 
che ci porta a peccare contro i nostri fratelli.

Signore, 
tu ci chiami a lavorare nella tua vigna,
come annunciatori della tua Parola
ai nostri fratelli e sorelle più piccoli.
Rendici testimoni credibili del tuo Vangelo,
nelle nostre parole, riconoscano le Tue,
nei nostri gesti, si sentano accolti e amati da Te.
Facci sguardo per conoscerli,
facci silenzio per ascoltarli,
facci presenza per accompagnarli.
Alla nostra comunità chiediamo di sostenerci con la preghiera
perché siamo poveri e fragili e questo a volte ci spaventa.
Sappiamo però di non essere soli.

Signore come è difficile oggi la tua parola. 
Mi rimugina dentro continuamente 
Ci chiedi di perdonare sempre. 
Non è sempre facile sai Signore 
anche se so che per seguirti mi devo sforzare, 
impegnare ed amare di più.
Tu hai avuto misericordia, hai amato e perdonato tutti.
Il tuo amore è grande gratuito universale.
Chiedo allo Spirito Santo che mi venga incontro, 
che trasformi il mio cuore e mi conduca sulla via della giustizia.
Signore insegnami a perdonare con il cuore non solo con la parola.

In questa domenica, Signore, la Tua parola
mi esorta ad avere verso il mio prossimo,
un atteggiamento di benevolenza e di fraternità.
Ma come è difficile agire così, quando il mio orgoglio e
il mio impeto mi portano a sovrastare e a giudicare,
magari a impormi con la forza.
Solo con il Tuo aiuto posso sperare di cambiare questo mio fare
ed essere un vero “prossimo” per gli altri.
Per questo Signore Ti voglio pregare assieme ai miei fratelli,
perché come hai detto Tu:
“Quando pregate assieme, Io sono li con voi”.
C.L.

La vita è un'altalena di dubbi e certezze, di entusiasmo e stanchezza.
Tenebre e luce, così sono le nostre giornate, traboccanti di bellezza 
o avvolte dalla nebbia che rende tutto indistinto.
Ma anche oggi la Tua parola mi dice che non devo avere paura.
NON TEMERE, non lasciare che la paura domini la tua vita, 
guarda avanti, vivi con fiducia,
io sono con te sempre.
Vorrei riconoscerti davanti agli uomini ma io non sono brava Gesù, 
amico fedele e scomodo, io nella nebbia mi perdo.