“D’ora in poi sarai pescatore di uomini “
Nel racconto di oggi Luca mette in luce un Signore che ci invita a fidarci di lui sulla parola.
Siamo sul lago di Tiberiade. Una folla fa ressa intorno a Gesù, al punto di
metterlo seriamente in difficoltà. Gesù non pare essere preoccupato, anzi,
sembra quasi disinteressarsi della folla e il suo sguardo va a posarsi
su una scena di pescatori, affaccendati in tutt'altre faccende.
Un Signore che vede i pescatori sconfortati, amareggiati, in difficoltà,
come potremmo essere noi nella nostra vita, perché nonostante
tutte le fatiche della notte non avevano pescato niente.
Ma, Gesù ci chiede di non temere, di avere il coraggio e come i pescatori
di gettare le reti e di portare nella sua parola la nostra testimonianza,
di donare senza pretendere di ricevere, di aiutare senza reclamare niente.
Una rete che raccoglie tutti nella sua barca e nella sua chiesa e che la stessa
chiama a sé ognuno di noi senza distinzione, dove non c’è uno che sta dentro
e l’altro sta fuori ma una comunità che vive e partecipa ai bisogni di tutti.
È proprio per questo che dobbiamo comprendere, come hanno fatto i pescatori,
che ciò che è impossibile può diventare possibile lasciarsi andare per scoprire
la sua parola per riconoscerci in lui in tutti i giorni della nostra vita.
MC
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