Padre, di fronte all’annuncio di una maternità eccezionale, inconcepibile,
Maria esprime il suo sì immediato.
Giuseppe esita, ha bisogno della rassicurazione dell’Angelo, si lascia convincere.
L’adesione immediata, femminile; l’esitazione, maschile,
sono i due volti della coppia di Nazaret di fronte all’annuncio del figlio,
ma dicono molto di noi.
In fondo, la vicenda dell’umanità, di ogni donna e uomo
si snoda proprio tra l’adesione e l’esitazione.
A decidere per l’adesione è l’accoglienza che Maria fa,
fin nel suo ventre, del figlio.
Con Maria la maternità, nella storia degli uomini troppe volte degradata,
smi-nuita, si allarga e dilata, come esperienza di accoglienza,
del prendere-con-sé le sorti dell’uomo.
Maria che allarga lo spazio della sua carne per prendere con sé il figlio
anticipa quelle braccia levate nel giorno della Croce,
che accolgono e salvano il mondo.
Ecco, è in quel momento, con l’adesione a quella nascita inaudita che ogni morte e caducità viene già sottomessa,
da allora e lungo la storia.
Ti ringraziamo, Padre, perché con il dono di questa adesione
hai reso definitivo per tutte le donne e gli uomini
e per tutte le epoche della storia il dono della tua salvezza.
Gabriele
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