Un’altra volta è Natale, Signore, e che cosa è cambiato?
I media ci vomitano addosso tutto il male del mondo
e il vicino a stento ci saluta.
È questo quello che penso
mentre fisso la culla ancora vuota del Presepe.
Ma poi mi riecheggiano nel cuore le parole di Pietro,
quando un giorno ti disse “Signore, da chi andremo?
Tu solo hai parole di vita eterna”
Allora sento che solo in te
può essere riposta la speranza del mondo, della mia vita.
E mi viene in mente cosa mi colpisce nei bambini:
Il fatto che ti amano per quello che sei, senza giudicarti.
Allora è questo il dono di un Dio fatto bambino:
un amore senza condizioni
per quello che sono, non per quello che faccio.
E così, finalmente, la culla non è più vuota.
Alessandra
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