Il seme è promessa di vita,
promessa di futuro che può trovare realizzazione
solo se quel seme viene fecondato e muore.
Ma non gli è tolta la vita, muore alla vita di prima
per continuare a vivere in una forma più alta,
che produce frutto, che segna la vittoria del dono.
Guardo alla tua Croce, Gesù, una croce nuda dove già respira la risurrezione.
Ne sono attratto, mi seduce, mi rassicura ma non la capisco.
Voglio aggrapparmi a quella Croce,
desidero sentire la Tua voce piena di paternità,
camminare dietro a Te, mettermi al tuo servizio.
Solo così riuscirò a capire a cosa serve spendersi per questo mondo,
avere una comprensione che si dilata oltre l’io,
che chiede che il nuovo sia novità di sguardo,
di speranza rinnovata, di possibilità riconsegnata al futuro.
Guardo alla Tua Croce per poter credere che altra felicità sta ancora davanti.
Inginocchiato ai piedi della Tua croce mi fai capire chi è Dio
che entra nella morte per donarci una forma di vita indistruttibile.
C.F.
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