Signore Gesù, sposo dell’umanità, alle nozze di Cana
hai capito con tua madre che mancava il vino dell’amore.
Non hai aspettato che altri si muovessero, non hai sollecitato gli addetti,
ma tu ti sei fatto responsabile e hai donato ciò che era in tuo potere:
il vino, il sangue, l’amore.
Entra Signore anche nelle nostre case ed osserva l’acqua insapore
del vivere quotidiano, guarda come perfino ciò che dovrebbe contenere
il vino dell’amore come i nostri gesti nuziali rischiano di mancare
dell’entusiasmo dell’incontro e danno per scontato che
più di tanto non si può cambiare aspettando così che sia l’altro
a prendersene la responsabilità.
Vedi Signore
come talora restiamo fermi e immobili come giare di pietra
a ricordare un passato che non c’è più e con le nostre volontà fiaccate
dal lavoro senza amore ad incolparci l’un l’altro più che ad obbedirci per amore.
Trasfigura ancora una volta la nostra acqua in vino, rendici capaci di godere
della presenza del coniuge e dei figli.
I loro difetti non oscurino la preziosità del dono.
Rendi così saporito il nostro vino perché altri lo possano gustare
e dalla sua bontà scoprire che solo da Te poteva venire.
0 Comments