La tua Parola, Signore, insegna ad amare il prossimo
a porgere l’altra guancia, a sedersi tra gli ultimi,
a cogliere il bello che c’è nel Creato.
Oggi, invece, inneggiando a Dio
le genti si combattono;
le fiamme e l’avidità divorano le foreste
e le acque invadono campagne e città.
Ascolta, Signore, le preghiere
di chi crede ancora in un cammino di conversione;
di chi pensa che accoglienza, rispetto per i più deboli,
equa distribuzione delle ricchezze,
siano alla base della convivenza civile.
Apri gli occhi ai governanti che si credono onnipotenti,
padroni delle sorti di questa nostra Terra.
L’abbiamo presa in prestito dalle precedenti generazioni
e abbiamo l’obbligo di consegnarla a quelle che verranno
sempre più bella e accogliente.
Gianfranco A.
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