“Signore, mostraci il Padre, e basta!”.
Quante volte noi cristiani ci ritroviamo nella richiesta che Filippo fa a Gesù?
Abbiamo intuito la bellezza di questo Padre che dona la vita,
lo vorremmo avere immediatamente per noi, stargli accanto;
tanta è la sua bontà, che basterebbe solo vederlo, intuirlo.
E Gesù, paziente e amorevole con quel Filippo che rappresenta tutti noi,
ricorda che solo attraverso di lui è possibile arrivare al Padre,
stando nel mondo, annunciando la buona notizia
alle donne e agli uomini di ogni generazione,
stando loro accanto, nella storia.
La relazione autentica con il Padre, che Gesù rende possibile,
non è farsi amare da lui, ma amare gli altri come egli ha amato noi,
attraverso il figlio.
Questa è la sequela autentica, quella di una verità spasmodica
e mai ferma perché è la mia vita accanto a quella degli altri,
la mia via percorsa insieme alla tua.
Ti preghiamo Padre, di donarci la frenesia e l’ansia del dono,
di aprire di continuo percorsi e strade di fratellanza,
di non cessare mai di stupirci di fronte alle vite di coloro che ci sono accanto,
di considerarle il bene più prezioso, attraverso il quale alla fine giungere a te.
G.
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