Cristo Gesù, quanta sofferenza intorno a me!
Quanto dolore in me! La mia vita sembra senza speranza.
E come Giobbe nello sconforto,
dopo essere stato colpito negli interessi, negli affetti e nel fisico,
anch’io Ti presento la mia angoscia: “perché tutto questo?”
Non è una provocazione, non è un grido di ribellione,
non è la pretesa di avere la risoluzione della malattia in salute.
Molte sono le risposte che si possono dare a questo interrogativo
e dalla risposta dipendono le scelte conseguenti:
la mia vuole essere una richiesta di contatto, di conoscenza e di intimità,
una preghiera di relazione e di incontro esistenziale con Te.
La sofferenza è una peculiarità dell’uomo
e per questo non può essere esentato dal dolore fisico e dalla sofferenza:
non avrebbe coscienza della propria identità.
Anche tu Gesù/Medico hai accettato la Croce!
Dopo la mia scelta, mi ritrovo sereno al tuo fianco
con la mia mano ripiena della Tua,
per continuare insieme il cammino della vita.
Francesco
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