• n. 2 del 20 settembre 2020

    Signore ti cerco,
    espandi la tua tenerezza su di me,
    aiutami a far "abbassare" i miei pensieri:
    solo Tu hai parole grandi per me.
    Signore ti cerco,
    donami il coraggio di chiedere perdono
    quando le mie parole promuovono invidia, disprezzo
    e disinteresse nei confronti dei miei fratelli più piccoli.
    Padre misericordioso insegnaci la tua bontà. Amen.
    Anna

  • n. 1 del 13 settembre 2020

    Ti ringrazio e Ti rendo lode Padre
    per la Tua infinita bontà e misericordia.
    Nonostante le mie debolezze e le mie infedeltà quotidiane
    non mi abbandoni mai, non Ti stanchi mai di me
    perché Tu, Signore, hai un cuore di madre
    che perdona sempre e comunque,
    che dona amore gratuitamente ed incessantemente,
    che tiene sempre aperta la porta di casa,
    che non respinge mai ma accoglie sempre;
    se cado per scelte sbagliate, Tu mi abbracci
    e con dolcezza mi aiuti a rialzarmi,
    mi dai sempre la possibilità di ricominciare

  • Il Libro della Memoria

    Piccola pubblicazione che raccoglie pensieri e testimonianze di come la nostra comunità ha vissuto il periodo dell’isolamento durante la pandemia del Covid-19.

  • insieme 45 assunta

    ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

  • Insieme 44 Redentore

    FESTA DEL REDENTORE

  • n. 43 del 28 giugno 2020

    Signore,
    Rendici capaci di riconoscerti in chi incontriamo.
    Fa che teniamo sempre una stanza della nostra casa
    aperta e disponibile ad accogliere:
    accogliere il Signore e gli altri.
    Accogliere facendo spazio,
    donando anche piccole cose, ma con amore.
    Il bicchiere di acqua fresca:
    acqua viva, acqua buona, acqua per la vita.
    Così banale ma così essenziale per tutti,
    che se donato con amore diventa il dono più grande di tutti.
    F.R.

  • AUGURI

    GRAZIE E AUGURI DON MASSIMO!

  • n. 42 del 21 giugno 2020

    Chi sono?
    Spesso mi dicono che esco dalla mia cella
    sciolto e sereno e saldo
    come un signore dal suo castello
    Chi sono? Spesso mi dicono
    che parlo con i sorveglianti
    libero e cordiale e franco
    come se avessi da comandare.
    Chi sono? Mi dicono anche
    che i giorni porto
    della malasorte imperturbabile,
    sorridente e fiero,
    come chi è uso alle vittorie.
    Davvero sono quello che altri di me dicono?
    O son soltanto ciò che io stesso di me so?
    Inquieto, nostalgico, malato,
    come un uccello in gabbia,

  • n. 41 del 14 giugno 2020

    Signore, oggi le tue parole, mi provocano.
    Mi ricordi che sei “il pane disceso dal cielo”,
    il dono del Padre per tutti noi.
    Mi inviti a mangiare questo pane e bere il vino del calice,
    perché in essi sei presente tra noi.
    Ribadisci più volte l’invito a mangiarti, masticarti,
    triturarti, conoscerti, assimilarti e quindi
    comprendere, condividere e accettare l’uomo che sei.
    Si, fare Eucarestia, oggi non sarà un gesto vuoto,
    ma sarà la mia risposta consapevole alla Tua proposta
    e incarnare “il dimora in me e io in lui”.

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