Schede primarie

n. 32 del 12 aprile 2020 Pasqua

Com’è difficile Signore gioire, fare festa,
senza poterci abbracciare e baciare
o regalarci un sorriso, una stretta di mano,
uno scambio di sguardi che dicono tutto ciò che hai nel cuore...
in questo tempo di isolamento forzato
ci mancano i gesti che dicono più delle parole
E allora il pensiero va a te Gesù,
in questi giorni ho pensato ai tuoi gesti
ai sentimenti che anche Tu hai provato
quando chiami e il tuo sguardo legge il cuore
quando incontri e ascolti
quando con pazienza ti siedi e insegni
quando tocchi e guarisci,
quando ti lasci accarezzare
quando ti commuovi fino alle lacrime
quando resti solo e ti senti abbandonato.
Ho pensato ai tuoi sentimenti
perché la tua umanità ha incontrato la nostra fino in fondo,
e allora puoi capire che in questi giorni siamo particolarmente fragili Signore,
a gioia di saperti risorto canta già nel cuore,
ma è trattenuta dalle lacrime di tanta sofferenza che vediamo attorno a noi.
Questa mattina di Pasqua, alle prime luci dell’alba esco insieme a Maria
e corro con lei per dire a tutti che il sepolcro è vuoto
quella pietra pesante non ha potuto trattenerti,
e non può essere che così Gesù
perché tu sei il Signore della vita e ami stare con noi sempre,
pronto a risollevarci ogni giorno, oggi, domani e sempre.
Palmira

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