Schede primarie

n. 1 del 8 settembre 2019

Se uno viene a me … Lc 14,25

Non seppi dirti quant’io t’amo, Dio
nel quale credo, Dio che sei la vita
vivente e quella già vissuta e quella
ch’è da viver più oltre: oltre i confini
dei mondi, e dove non esiste il tempo.
Non seppi; - ma a Te nulla occulta resta
di ciò che tace nel profondo. Ogni atto
di vita, in me, fu amore. Ed io credetti
fosse per l’uomo, o per l’opera,
o la patria terrena, o i nati dal mio saldo ceppo,
o i fior, le piante, i frutti che dal sole
hanno sostanza, nutrimento e luce;
ma fu amore di te, che in ogni cosa
e creatura sei presente.
Ed ora che ad uno ad uno caddero al mio fianco
i compagni di strada, e più sommesse
si fan le voci della terra, il tuo
volto rifulge di splendor più forte,
e la tua voce è cantico di gloria.
Or - Dio che sempre amai -
t’amo sapendo d’amarti;
e l’ineffabile certezza che tutto fu giustizia,
anche il dolore, tutto fu bene,
anche il mio male, tutto per me Tu fosti e sei,
mi fa tremante d’una gioia più grande della morte.
Resta con me, poi che la sera scende
sulla mia casa con misericordia
d’ombra e di stelle.
C’io ti porga, al desco
umile, il poco pane e l’acqua pura
della mia povertà.
Resta Tu solo accanto a me tua serva;
e, nel silenzio degli esseri,
il mio cuore oda Te solo.

ADA NEGRI
Il dono,
in Poesie, ed Mondadori, pp 847-848

Allegati
gravatar

0 Comments